
Nel
rispetto dell'esito referendario.
Il lavoro svolto:
Premesso che vi sono comitati
che sono nati da oltre 10 anni , sviluppiamo la ricognizione dal 2007;
Nel 2007 abbiamo raccolto le firme per una proposta di
legge di iniziativa popolare (sottoscritto da più di 400.000 cittadini - firme
depositate nel Luglio 2007) dal titolo "Principi per la tutela, il governo
e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del
Servizio Idrico".
Il Parlamento Italiano non dimostrò alcuna attenzione
in merito, nonostante l'alta adesione dei cittadini e di molte associazioni,
aderenti al Forum Italiano dei Movimenti per l' acqua.
Dal 25 aprile 2010 al 9 luglio 2010 sono state raccolte
oltre 1.400.000 mila firme per i quesiti referendari, depositate in Cassazione
il 19 luglio 2010.
Il 12 gennaio 2011, con Sentenza della Corte
Costituzionale, i quesiti sono stati giudicati ammissibili. In questa sentenza
viene inoltre esplicitato che, in caso di vittoria, dovranno essere
immediatamente applicati in quanto non lasciano vuoti normativi.
Il 12-13 giugno 2011 referendum; 27 milioni di donne e
uomini di questo paese hanno votato 2 SI per fermare la privatizzazione ed
eliminare i profitti dall'acqua.
L'esito dei referendum doveva avere immediata
applicazione da parte del Governo e degli Enti Locali, alla luce della sentenza
della Corte Costituzionale sull'ammissibilità dei Referendum e del decreto del
Presidente della Repubblica N.116 del 18 luglio 2011.
Il 12 Luglio 2012 la sentenza della Corte
Costituzionale N. 199 e il Parere del Consiglio di Stato del 25 gennaio 2013,
riguardo al Metodo Tariffario Transitorio approvato dall'AEEG il 28 dicembre
2012 hanno chiarito eventuali dubbi: il servizio Idrico deve essere pubblico
senza remunerazione del capitale investito.
Nel 2012 la Multi Utility HERA spa avvia un processo
di riorganizzazione aziendale conglobando ACEGAS/ASP di Padova e Treviso (in
grosse difficoltà finanziarie). Considerato azionisti di maggioranza delle due
Multi Utility, sono i Comuni, questi hanno portato l'approvazione del processo
di fusione nei propri Consigli Comunali. Nei territori interessati dalla
fusione (Padova, Trieste, l'E.R. Da Rimini a Modena e Ferrara) il Servizio
Idrico è gestito da Hera spa e da Acegas/Asp.
Dal
15 settembre al 14 ottobre 2012 tutti i Consigli Comunali della Romagna sono
stati investiti del compito di approvare o non approvare della fusione fra le
due Multi Utility.
Il Comune di Forlì e 10 Comuni del territorio
forlivese, il Comune di Cesenatico - territorio cesenate- e il Comune di Rimini
hanno votato contro la fusione Hera Spa - Acegas/Asp.
Come Comitati, in questi anni, siamo sempre stati
attivi, nei territori, come portatori di un' esigenza comune, affermando la
necessità di una svolta radicale rispetto alle politiche liberiste che hanno
fatto dell’acqua una merce.
Abbiamo incontrato i Sindaci, e i Presidenti di
Provincia (ci siamo rivolti ai componenti dell'ATO locale, oggi ATERSIR);
Abbiamo proposto l'approvazione di un ordine del
giorno Acqua Bene Comune;
Abbiamo proposto ed ottenuto in alcuni Comuni la
modifica dello statuto comunale dove viene confermato il principio della
gestione pubblica del Servizio Idrico Integrato senza scopo di lucro (fuori i
profitti dall'acqua).
Sosteniamo e chiediamo che in bolletta non ci sia più
la remunerazioni del Capitale Investito e contestiamo il Nuovo Metodo
Tariffario 2012 - 2013 nel quale ci pare venga reintrodotta chiamandola "
Oneri Finanziari ". Una remunerazione del capitale introdotta sotto
mentite spoglie, nonostante l' esito del risultato referendario del 12-13
giugno 2011.
Ora,
a due anni circa della vittoria referendaria, i Comitati Acqua Bene Comune
custodi dei risultati referendari, chiedono che vengano attuati i risultati
referendari.
La
nostra proposta e richiesta
Nel territorio Romagnolo, Romagna Acqua Società
delle Fonti Spa di proprietà pubblica, è il fornitore di acqua per uso civile
ad Hera spa (Multi Utility) che è il soggetto gestore del Servizio Idrico
(distribuzione e completa lavorazione dell'acqua potabile, cioè captazione,
sollevamento, potabilizzazione, trasporto, trattamento e distribuzione
dell'acqua potabile e costruzione dei relativi impianti; raccolta, trattamento
e smaltimento delle acque reflue, costruzione e gestione degli impianti di
depurazione e trattamento acque di scarico …).
Per noi Romagna Acque dovrà diventare un Consorzio di
diritto pubblico partecipato con assunzione diretta dell' intera gestione dell'
Idrico (Esito Referendario 2011).
Da
un anno è scaduto l'affidamento della gestione del Servizio Idrico alla Multi
Utily Hera Spa nella città di Rimini. Siamo in fase di proroga, dovuta al processo di costituzione
di ATERSIR regionale, ma gli enti locali del territorio di Rimini dovranno
decidere quale strada scegliere. Si apre quindi, per tutto il territorio
romagnolo, il percorso di ripubblicizzazione del S.I.I.
I
Comitati ABC Romagna chiedono venga istituito il "Il Tavolo dell' Acqua
Romagna" composto dai Comitati, Sindaci, Presidenti delle Provincie ,
soggetti che sono rappresentati in ATERSIR locale per affrontare il tema ripubblicizzazione
del Servizio Idrico Integrato con regolazione della tariffa, quindi senza
profitti.
Vogliamo restituire ai
cittadini quella democrazia dimenticata.
Il
nostro Progetto per la ripubblicizzazione del servizio Idrico Integrato in
Romagna prevede:
1. Trasformazione di Romagna Acque-Società delle Fonti da
società per azioni a totale capitale pubblico ad Azienda Speciale Consortile
soggetta al diritto pubblico;
2. Rispetto dell'esito referendario, definizione
dell'acqua quale bene comune e predisposizione di una gestione partecipata e
pubblica del servizio;
3. Utilizzo dei risparmi di gestione per gli investimenti
senza aumentare le bollette ai cittadini;
4. Avviare uno studio di fattibilità , che vada ad
investigare tutte le problematiche connesse con l'affidamento totale delle
attività del SII da Hera a Romagna Acque:
·
individuare quali
elementi dell'organizzazione aziendale di HERA sono dedicati al Servizio Idrico
Integrato (risorse umane, veicoli, attrezzature, materiali …); esaminare gli
impianti costruiti con piano di ammortamento non completato; individuare anche
quali infrastrutture siano necessarie alle gestione del SII, compreso la parte
informatica, hardware e software;
·
valutare
l'insieme degli elementi organicamente individuati come ramo d'azienda dedicato
al SII. La valutazione economica deve essere effettuata da un soggetto terzo
rispetto a Hera e a Romagna Acque;
·
valutare le procedure
amministrative e gli atti necessari.
5. La nostra proposta comporta quindi l'affidamento in
essere , da parte di ATERSIR ex ATO, della gestione del SII a Romagna Acque
senza alcuna gara, come previsto dalle norme comunitarie.
Per
concretizzare la richiesta e per avviare il percorso di ripubblicizzazione
proseguiamo con l'incontro chiesto ed ottenuto con i 3 Presidenti di Provincia
di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini (in quanto rappresentanti dei rispettivi
ATERSIR locali) ai quali chiederemo Lunedì 11 Marzo di esprimere sia la volontà
politica che la disponibilità a costituire un tavolo di confronto specifico
partecipato finalizzato a realizzare lo studio di fattibilità e ad assumere la
decisione di ripubblicizzazione nei tempi e nei modi necessari.
Concludo
questa mia volutamente sintetica introduzione perché, come comitati ABC Romagna
riteniamo utile ascoltare gli interventi previsti nei quali sicuramente
verranno approfondite le tematiche da noi introdotte.
Forlì
9 marzo 2013
Si
scrive acqua, si legge democrazia!
COMITATI ACQUA BENE COMUNE di
FORLI' - CESENA, FAENZA, RAVENNA, RIMINI