mercoledì 24 luglio 2013

Dichiarazione dei coordinatori del Comitato Acqua Bene Comune di Rimini

comunicato inviato agli organi di stampa dopo la Commissione provinciale dedicata al tema dell'acqua

Questo mese di Luglio 2013 si sta caratterizzando, come credevamo succedesse, con una forte discussione sul Sistema Idrico Integrato, da un lato sull’annosa situazione delle fogne e dall’altro sulla scadenza dell’affidamento della gestione ormai in proroga da più di un anno ad Hera.
Ieri, 23 luglio 2013, si è riunita la 5° Commissione Consiliare della Provincia di Rimini a cui abbiamo partecipato grazie al lavoro svolto in questi due anni, dal Referendum 2011 a oggi ed alle proposte fatte in coerenza ai risultati referendari sulla tematica del nuovo affidamento. Nello scorso confronto tra il Coordinamento dei Comitati Acqua Bene Comune della Romagna e i Consigli Atersir Locali  riuniti in seduta congiunta a Forlì per discutere dell’attivazione del “tavolo dell’acqua bene comune in Romagna” e per verificare la volontà di attivare in quel contesto studi di fattibilità sulla gestione del servizio idrico integrato in Romagna, non ha portato grandi risultati, anzi avevamo percepito una forte accelerazione nella processo decisionale che avrebbe dovuto deliberare entro la fine di questo mese, sia a chi sia come affidare la gestione del servizio idrico.
In commissione è’ emersa, in tutta la sua evidenza, la complessità della materia relativa all’affidamento del Servizio Idrico Integrato e la Commissione ha sostenuto l’esigenza di non decidere in fretta ma di chiedere i necessari approfondimenti sia sul versante giuridico che sul versante tecnico.
Attendiamo una risposta in tal senso dalla riunione del Consiglio Locale Atersir Rimini (riunione prevista per domani 25 luglio), per dare corso alla volontà espressa dalla maggioranza assoluta dei cittadini italiani (e riminesi) con il pronunciamento referendario.
Chiediamo che venga deliberata la richiesta che il territorio di Rimini, con i 150 mila in Provincia e, i 513 mila cittadini in Romagna, ha fatto votando al referendum. La  volontà è chiara ed è che l’acqua non subisca processi di privatizzazione e che sulle tariffe non sia caricata la remunerazione del capitale.
“Il Referendum deve essere rispettato e considerato un vincolo per gli Amministratori” questa la frase espressa dal Presidente della Provincia Vitali, durante la Commissione. Ci troviamo pienamente d’accordo ma sentiamo la necessità che venga espressa la volontà politica della ripubblicizzazione e si avvino le procedure per lo studio di fattibilità sia tecnico che giuridico, in un reale coinvolgimento partecipativo del Comitato, degli Amministratori e dei cittadini.
Pensiamo anche che il percorso partecipativo che la Provincia di Rimini ed il Comitato Locale Atersir di Rimini hanno avviato, con il coinvolgimento del Comitato Acqua Bene Comune di Rimini, invitato a partecipare alle ultime riunioni, è un valore (non è avvenuto così ne a Ravenna ne a Forlì-Cesena) e deve essere confermato ed allargato. Ciò va fatto dando ai Sindaci e consiglieri comunali la possibilità di conoscere e discutere i contenuti degli studi di fattibilità e su quali scelte assumere in relazione all’affidamento del servizio idrico al prossimo gestore. Crediamo che accelerare i tempi delle scelte, sacrificando il percorso democratico e dando la priorità al tema degli investimenti è un errore che occorre evitare: sia perché c’è tutto il tempo necessario per discutere e decidere in quanto si utilizzerà tutto il 2014 per perfezionare e realizzare l’affidamento; sia perché è necessario che il territorio di Rimini ed i suoi Amministratori si mettano nelle condizioni di poter incidere, decidere e controllare ciò che avviene nel territorio senza delegare ad ambiti più vasti le scelte che li riguardano.
A sostegno di questo percorso rafforzeremo le nostre iniziative di mobilitazione.
Si scrive acqua, si legge democrazia!

Articolo Voce del 25/07/2013

Articolo Corriere di Rimini del 25/07/2013



martedì 9 luglio 2013

I COMITATI ACQUA PUBBLICA BENE COMUNE CHIEDONO COERENZA NEL RISPETTO DELL' ESITO REFERENDARIO

Apertura del tavolo ABC Romagna?Il primo incontro...una farsa

Nella giornata di lunedì 8 luglio 2013 si è svolto un incontro presso la sede della Provincia di Forlì-Cesena fra gli amministratori delle Province della Romagna, ATERSIR e i Comitati territoriali Acqua Pubblica Bene Comune di Forlì - Cesena, Faenza, Ravenna, Rimini. Ci teniamo a sottolineare che i  Comitati da oltre un anno, con ripetute richieste scritte, avevano sollecitato l'incontro.
A due anni di distanza dal Referendum del 12-13 giugno 2011, che ha visto  513.203 cittadini romagnoli votare 2 SI, il suo esito rimane inattuato e contraddetto e, da quanto è emerso dall’incontro, non pare che gli amministratori abbiano intenzione di contribuire perché ne sia pienamente rispettato l'esito referendario.

A fronte delle richieste avanzate dai Comitati di procedere con determinazione verso l’obiettivo della RIPUBBLICIZZAZIONE del Servizio Idrico Integrato nel nostro territorio, le risposte degli amministratori sono state evasive e complessivamente negative.

Al fine di affrontare il percorso della RIPUBBLICIZZAZIONE del Servizio Idrico Integrato in tutto il territorio Romagnolo i Comitati Acqua (Forlì - Cesena, Faenza, Ravenna, Rimini) hanno ribadito la necessità di trasformare Romagna Acque - Società delle Fonti Spa pubblica in Ente Consortile di Diritto Pubblico e, visto che la concessione del Servizio Idrico Integrato nel comune di Rimini alla Multi Utility Hera Spa – attualmente in deroga - è scaduto nel marzo 2012, di perseguire la scelta per la gestione pubblica di tale servizio.
Eludendo la risposta alle nostre richieste, gli amministratori presenti hanno sostanzialmente espresso una debole posizione di principio per l' acqua pubblica, affermando che occorre studiare " la materia " (a 2 anni di distanza dal referendum!!!) in quanto molto complessa e che non ci sono ad oggi le condizioni per impegnarsi esplicitamente per il percorso di RIPUBBLICIZZAZIONE del Servizio Idrico Integrato.
Inoltre, c'è stato annunciato che la Provincia di Rimini arriverà entro la fine del mese ad una decisione sulla futura gestione del Servizio Idrico Integrato, senza che ci sia stato un reale confronto e discussione in proposito con il Comitato Provinciale Acqua Pubblica Bene Comune di RIMINI e senza tener conto di quanto espresso 2 anni fa dai cittadini riminesi.
I Comitati di Forlì - Cesena, Faenza, Ravenna, Rimini ritengono, invece necessario che si arrivi in tempi brevi alla costituzione di un Tavolo dell'Acqua  affinchè si imposti un reale confronto per la RIPUBBLICIZZAZIONE del Servizio Idrico Integrato in tutta l'area romagnola, che dimostri  una netta volontà politica volta ad andare in questa direzione.
Ci attendiamo una risposta precisa e positiva, in assenza della quale saremo costretti a concludere che nel nostro territorio NON s' intende dare corso alla volontà espressa dalla maggioranza assoluta dei cittadini italiani  (e romagnoli) con il pronunciamento referendario. Quindi rafforzeremo le nostre iniziative di mobilitazione.

COMITATI ACQUA PUBBLICA BENE COMUNE 
FORLI' - CESENA, FAENZA, RAVENNA, RIMINI