venerdì 25 novembre 2011

Lombardia: la Corte Costituzionale dichiara illegittima la legge lombarda sull'acqua

  Con sentenza di oggi (venerdì 25.11.2011) la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale di parte della Legge Regionale della Lombardia sull'acqua.
Per la precisione la Corte ha bocciato parte dell'art. 49 della  L.R. n. 26/2003 (così come modificata dalla L.R. n. 21/2010, che i Comitati avevano duramente contestato), che riguarda gli affidamenti del servizio idrico.

La Legge lombarda contiene almeno 2 pesanti storture che chiediamo di modificare al più presto:
- contiene ancora il riferimento al Decreto Ronchi (art. 23 bis, che obbliga a privatizzare l'acqua), che non esiste più poichè abrogato dal Referendum (!);
- espropria i Comuni dalla titolarità del servizio idrico, che viene assegnata alle Province, sopprimendo le A.ATO sostituite con un fantomatico Ufficio d'Ambito provinciale.

Nelle scorse settimane il Coordinamento Regionale Lombardo dei Comitati per l'Acqua Pubblica, ha lanciato un
Appello per l'acqua pubblica in Lombardia  
(www.contrattoacqua.it/public/up//News%202011/Acqua_Lombardia_Appello%202011.pdf), per chiedere le modifiche alla legge regionale.
Ora che la Corte ci ha dato ragione, Formigoni deve cambiare la legge al più presto!

Vi invitiamo a sottoscrivere l'Appello, inviando un'email a:
info@contrattoacqua.it .

mercoledì 16 novembre 2011

FERRARA: L'ACQUA BENE COMUNE FA PAURA AL CONSIGLIO, TRASCINATA FUORI DALL'AULA

A Ferrara, oggi alle 16 è accaduto che una persona fosse portata fuori con la forza dall'aula del Consiglio comunale in cui si doveva discutere un ordine del giorno relativo all'applicazione del secondo quesito dei referendum sull'acqua.
 La donna, attivista del comitato acqua pubblica di Ferrara, si è resa colpevole di aver rifiutato di togliere un poncho azzurro su cui campeggiava la scritta : "13 giugno Si io c'ero, acqua bene comune", indossata da circa una trentina di altri cittadini e membri del locale Comitato acqua.
 Alla richiesta del presidente del consiglio comunale, Francesco Colaiovoco, del Pd  di rimuovere i cartelli come da regolamento,  gli attivisti hanno obiettato che si trattava di indumenti e non di cartelli e che pertanto a norma del regolamento potevano essere esposti. La seduta è stata immediatamente sospesa e si è riunita la conferenza dei capigruppo che ha concordato di continuare a chiedere la rimozione delle scritte. A quel punto gli attivisti hanno accettato la proposta del presidente Colaiacovo di girare il poncho sulla parte senza scritta, eccetto la donna, che ha rifiutato l'invito ad andarsene e si è fatta portare fuori di peso.
Ciononostante la seduta non è ripresa e il sindaco ha indetto un incontro con  i rappresentanti del Comitato  che non ha comunque portato alla ripresa dei lavori del Consiglio. Situazione per la quale gli stessi sono stati accusati di interrruzione dei lavori di un'istituzione. Da registrare anche che un altro attivista è stato fatto sgombrare nonostante avesse  già provveduto a rimunovere la scritta.
Questi i fatti di come si è conclusa una manifestazione autorizzata che  prevedeva un intervento pubblico anche sulla piazza antistante il municipio,  davanti al quale l'attivista  espulsa ha quindi denunciato ai concittadini il comportamento dei consiglieri comunali e degli amministratori pubblici che hanno abusato nell'interpretazione del regolamento,  ricevendo unanime consenso e applausi. Di fatto  si è realizzata una forma di censura nei confronti della testimonianza che la scritta recava circa la volontà popolare di 27 milioni di italiani,  rimasta lettera morta da ben cinque  mesi.
Hanno fatto paura la presenza di quel Si' IO C'ERO e la scritta ACQUA BENE COMUNE ad una maggioranza consiliare PD, IDV,che peraltro ha votato Sì al referendum, poichè non è concepibile l'obiezione che altrimenti si sarebbe creato un precedente. Nessuna altra situazione è paragonabile alla richiesta di applicazione di una legge approvata per volontà popolare attraverso un referendum!
 

lunedì 14 novembre 2011

Verso la manifestazione nazionale del 26 Novembre a Roma

Riprendiamo a muoverci e a costruire la nuova società dei beni comuni non siamo daccordo con chi ci propone ancora politiche di austerity come la BCE o le manovre del Governo che ci ripropongono ancora privatizzazioni e di fatto vuole scipparci il referendum.
Il comitato acqua beni comuni Rimini verso la manifestazione nazionale del 26 Novembre a Roma ha organizzato una assemblea pubblica "Il tempo dell'acqua, il tempo della de...mocrazia" Giovedì 17 Novembre 2011 ore 21.00 presso la Sala Marvelli via Dario Campana, 64 (Rimini).
Saremo di nuovo in piazza per difendere il risultato referendario, chiedere l'approvazione della nostra legge d'iniziativa popolare per la ripubblicizzazione del servizio idrico e lanciare la campagna di “Obbedienza civile”: se il referendum continuerà ad essere ignorato, verrà praticata dal basso l'abolizione dei profitti garantiti dalle bollette, obbedendo così al mandato della maggioranza assoluta dei cittadini italiani.

info autobus da Rimini 3495666110

lunedì 7 novembre 2011

IL 26 NOVEMBRE MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA

Ci stiamo preparando ad organizzare gli autobus per partecipare alla manifestazione prossimamente saremo più precisi con orari di partenza e costi.....



Bandiera_colosseoIL 26 NOVEMBRE IN PIAZZA PER L’ACQUA. I BENI COMUNI E LA DEMOCRAZIA
PER IL RISPETTO DELL'ESITO REFERENDARIO, PER UN'USCITA ALTERNATIVA DALLA CRISI




Il 12 e 13 giugno scorsi la maggioranza assoluta del popolo italiano ha votato per l'uscita dell'acqua dalle logiche di mercato, per la sua affermazione come bene comune e diritto umano universale e per una gestione pubblica e partecipativa del servizio idrico.
Un voto netto e chiaro, con il quale 27 milioni di donne e uomini, per la prima volta dopo decenni, hanno ripreso fiducia nella partecipazione attiva alla vita politica del nostro paese e hanno indicato un'inversione di rotta rispetto all'idea del mercato come unico regolatore sociale.
Ad oggi nulla di quanto deciso ha trovato alcuna attuazione: la legge d’iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua continua a giacere nei cassetti delle commissioni parlamentari, gli enti locali - ad eccezione del Comune di Napoli - proseguono la gestione dei servizi idrici attraverso S.p.A. e nessun gestore ha tolto i profitti dalla tariffa.
Non solo. Con l’alibi della crisi e dei diktat della Banca Centrale Europea, il Governo ha rilanciato, attraverso l’art. 4 della manovra estiva, una nuova stagione di privatizzazioni dei servizi pubblici locali, addirittura riproponendo il famigerato”Decreto Ronchi” abrogato dal referendum.
Governo e Confindustria, poteri finanziari e lobbies territoriali, resisi conto che il popolo ha votato contro di loro, hanno semplicemente deciso di abolire il popolo, producendo una nuova e gigantesca espropriazione di democrazia.
IL RISULTATO REFERENDARIO DEVE ESSERE RISPETTATO
E TROVARE IMMEDIATA APPLICAZIONE
Per questo, il movimento per l’acqua si prepara a lanciare la campagna nazionale “Obbedienza civile”, ovvero una campagna che, obbedendo al mandato del popolo italiano, produrrà in tutti i territori e con tutti i cittadini percorsi auto organizzati e collettivi di riduzione delle tariffe dell’acqua, secondo quanto stabilito dal voto referendario.
Quello che avviene per l’acqua è solo il paradigma di uno scenario più ampio dentro il quale si colloca la crisi globale. Un sistema insostenibile è giunto al capolinea. I poteri forti invece di prenderne atto invertendo la rotta, ne hanno deciso la prosecuzione, attraverso la continua restrizione del ruolo del pubblico a colpi di necessità imposte dalla riduzione del debito e dai patti di stabilità, la consegna dei beni comuni al mercato, tra cui la conoscenza e la cultura, lo smantellamento dei diritti del lavoro anche attraverso l'art. 8 della manovra estiva, la precarizzazione dell’intera società e la conseguente riduzione degli spazi di democrazia.
Indietro non si torna. Dalla crisi non si esce se non cambiando sistema, per vedere garantiti: il benessere sociale, la tutela dei beni comuni e dell’ambiente, la fine della precarietà del lavoro e della vita delle persone, un futuro dignitoso e cooperativo per le nuove generazioni.
Un altro modello di società è necessario per l’intero pianeta. Insieme proveremo a costruirlo anche nei prossimi appuntamenti internazionali, come la conferenza sui cambiamenti climatici di Durban di fine novembre e a Marsiglia nel Forum Alternativo Mondiale dell'acqua a Marzo 2012.
Siamo vicini ai popoli che subiscono violenze, ingiustizie e vengono privati del diritto all’acqua come in Palestina, di cui ricorre il 26 novembre la Giornata internazionale di solidarietà proclamata dall’Assemblea della Nazioni Unite.
Per tutti questi motivi il popolo dell’acqua tornerà in piazza il prossimo 26 novembre e invita tutte e tutti a costruire una grande e partecipata manifestazione nazionale.
Vogliamo che sia il luogo di tutte e di tutti, da qui l’invito a costruirlo insieme, come sempre è stata l’esperienza del movimento per l’acqua. Un movimento che ha sempre praticato la radicalità nei contenuti e la massima inclusione, con modalità condivise, allegre, pacifiche e determinate nelle forme di mobilitazione, considerando le une inseparabili dalle altre.
Per questo, nel prepararci a costruire l’appuntamento con la massima inclusione possibile, altrettanto francamente dichiariamo indesiderabile la presenza di chi non intenda rispettare il modo di esprimersi di questa ricchissima esperienza.
Vogliamo costruire una giornata in cui siano le donne e gli uomini di questo paese a riprendersi la piazza e la democrazia, invitando ad essere presenti tutte e tutti quelli che condividono questi contenuti e le nostre forme di mobilitazione, portando le energie migliori di una società in movimento, che, tra la Borsa e la Vita, ha scelto la Vita.
E un futuro diverso per tutte e tutti.

Promuove: Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua

Aderiscono: Alternativ@Mente, Associazione Altramente, Coordinamento Lavoratori Autoconvocati, Italia Nostra Castelli Romani, Osservatorio Europa,

Sostengono: Comunisti Sinistra Popolare, Laboratorio politico-culturale Alternativa

domenica 6 novembre 2011

 Martedì 8 novembre, sarà l'utimo giorno per votare il logo della "Campagna di obbedienza civile" promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua per l'attuazione del secondo quesito referendario.
Vai a votare e scegli il logo più bello....

http://www.acquabenecomune.org/raccoltafirme/index.php?option=com_content&view=article&id=821:scegliamo-il-logo-della-campagna-di-obbedienza-civile&catid=137&Itemid=116