mercoledì 24 luglio 2013

Dichiarazione dei coordinatori del Comitato Acqua Bene Comune di Rimini

comunicato inviato agli organi di stampa dopo la Commissione provinciale dedicata al tema dell'acqua

Questo mese di Luglio 2013 si sta caratterizzando, come credevamo succedesse, con una forte discussione sul Sistema Idrico Integrato, da un lato sull’annosa situazione delle fogne e dall’altro sulla scadenza dell’affidamento della gestione ormai in proroga da più di un anno ad Hera.
Ieri, 23 luglio 2013, si è riunita la 5° Commissione Consiliare della Provincia di Rimini a cui abbiamo partecipato grazie al lavoro svolto in questi due anni, dal Referendum 2011 a oggi ed alle proposte fatte in coerenza ai risultati referendari sulla tematica del nuovo affidamento. Nello scorso confronto tra il Coordinamento dei Comitati Acqua Bene Comune della Romagna e i Consigli Atersir Locali  riuniti in seduta congiunta a Forlì per discutere dell’attivazione del “tavolo dell’acqua bene comune in Romagna” e per verificare la volontà di attivare in quel contesto studi di fattibilità sulla gestione del servizio idrico integrato in Romagna, non ha portato grandi risultati, anzi avevamo percepito una forte accelerazione nella processo decisionale che avrebbe dovuto deliberare entro la fine di questo mese, sia a chi sia come affidare la gestione del servizio idrico.
In commissione è’ emersa, in tutta la sua evidenza, la complessità della materia relativa all’affidamento del Servizio Idrico Integrato e la Commissione ha sostenuto l’esigenza di non decidere in fretta ma di chiedere i necessari approfondimenti sia sul versante giuridico che sul versante tecnico.
Attendiamo una risposta in tal senso dalla riunione del Consiglio Locale Atersir Rimini (riunione prevista per domani 25 luglio), per dare corso alla volontà espressa dalla maggioranza assoluta dei cittadini italiani (e riminesi) con il pronunciamento referendario.
Chiediamo che venga deliberata la richiesta che il territorio di Rimini, con i 150 mila in Provincia e, i 513 mila cittadini in Romagna, ha fatto votando al referendum. La  volontà è chiara ed è che l’acqua non subisca processi di privatizzazione e che sulle tariffe non sia caricata la remunerazione del capitale.
“Il Referendum deve essere rispettato e considerato un vincolo per gli Amministratori” questa la frase espressa dal Presidente della Provincia Vitali, durante la Commissione. Ci troviamo pienamente d’accordo ma sentiamo la necessità che venga espressa la volontà politica della ripubblicizzazione e si avvino le procedure per lo studio di fattibilità sia tecnico che giuridico, in un reale coinvolgimento partecipativo del Comitato, degli Amministratori e dei cittadini.
Pensiamo anche che il percorso partecipativo che la Provincia di Rimini ed il Comitato Locale Atersir di Rimini hanno avviato, con il coinvolgimento del Comitato Acqua Bene Comune di Rimini, invitato a partecipare alle ultime riunioni, è un valore (non è avvenuto così ne a Ravenna ne a Forlì-Cesena) e deve essere confermato ed allargato. Ciò va fatto dando ai Sindaci e consiglieri comunali la possibilità di conoscere e discutere i contenuti degli studi di fattibilità e su quali scelte assumere in relazione all’affidamento del servizio idrico al prossimo gestore. Crediamo che accelerare i tempi delle scelte, sacrificando il percorso democratico e dando la priorità al tema degli investimenti è un errore che occorre evitare: sia perché c’è tutto il tempo necessario per discutere e decidere in quanto si utilizzerà tutto il 2014 per perfezionare e realizzare l’affidamento; sia perché è necessario che il territorio di Rimini ed i suoi Amministratori si mettano nelle condizioni di poter incidere, decidere e controllare ciò che avviene nel territorio senza delegare ad ambiti più vasti le scelte che li riguardano.
A sostegno di questo percorso rafforzeremo le nostre iniziative di mobilitazione.
Si scrive acqua, si legge democrazia!

Articolo Voce del 25/07/2013

Articolo Corriere di Rimini del 25/07/2013



martedì 9 luglio 2013

I COMITATI ACQUA PUBBLICA BENE COMUNE CHIEDONO COERENZA NEL RISPETTO DELL' ESITO REFERENDARIO

Apertura del tavolo ABC Romagna?Il primo incontro...una farsa

Nella giornata di lunedì 8 luglio 2013 si è svolto un incontro presso la sede della Provincia di Forlì-Cesena fra gli amministratori delle Province della Romagna, ATERSIR e i Comitati territoriali Acqua Pubblica Bene Comune di Forlì - Cesena, Faenza, Ravenna, Rimini. Ci teniamo a sottolineare che i  Comitati da oltre un anno, con ripetute richieste scritte, avevano sollecitato l'incontro.
A due anni di distanza dal Referendum del 12-13 giugno 2011, che ha visto  513.203 cittadini romagnoli votare 2 SI, il suo esito rimane inattuato e contraddetto e, da quanto è emerso dall’incontro, non pare che gli amministratori abbiano intenzione di contribuire perché ne sia pienamente rispettato l'esito referendario.

A fronte delle richieste avanzate dai Comitati di procedere con determinazione verso l’obiettivo della RIPUBBLICIZZAZIONE del Servizio Idrico Integrato nel nostro territorio, le risposte degli amministratori sono state evasive e complessivamente negative.

Al fine di affrontare il percorso della RIPUBBLICIZZAZIONE del Servizio Idrico Integrato in tutto il territorio Romagnolo i Comitati Acqua (Forlì - Cesena, Faenza, Ravenna, Rimini) hanno ribadito la necessità di trasformare Romagna Acque - Società delle Fonti Spa pubblica in Ente Consortile di Diritto Pubblico e, visto che la concessione del Servizio Idrico Integrato nel comune di Rimini alla Multi Utility Hera Spa – attualmente in deroga - è scaduto nel marzo 2012, di perseguire la scelta per la gestione pubblica di tale servizio.
Eludendo la risposta alle nostre richieste, gli amministratori presenti hanno sostanzialmente espresso una debole posizione di principio per l' acqua pubblica, affermando che occorre studiare " la materia " (a 2 anni di distanza dal referendum!!!) in quanto molto complessa e che non ci sono ad oggi le condizioni per impegnarsi esplicitamente per il percorso di RIPUBBLICIZZAZIONE del Servizio Idrico Integrato.
Inoltre, c'è stato annunciato che la Provincia di Rimini arriverà entro la fine del mese ad una decisione sulla futura gestione del Servizio Idrico Integrato, senza che ci sia stato un reale confronto e discussione in proposito con il Comitato Provinciale Acqua Pubblica Bene Comune di RIMINI e senza tener conto di quanto espresso 2 anni fa dai cittadini riminesi.
I Comitati di Forlì - Cesena, Faenza, Ravenna, Rimini ritengono, invece necessario che si arrivi in tempi brevi alla costituzione di un Tavolo dell'Acqua  affinchè si imposti un reale confronto per la RIPUBBLICIZZAZIONE del Servizio Idrico Integrato in tutta l'area romagnola, che dimostri  una netta volontà politica volta ad andare in questa direzione.
Ci attendiamo una risposta precisa e positiva, in assenza della quale saremo costretti a concludere che nel nostro territorio NON s' intende dare corso alla volontà espressa dalla maggioranza assoluta dei cittadini italiani  (e romagnoli) con il pronunciamento referendario. Quindi rafforzeremo le nostre iniziative di mobilitazione.

COMITATI ACQUA PUBBLICA BENE COMUNE 
FORLI' - CESENA, FAENZA, RAVENNA, RIMINI

lunedì 24 giugno 2013

OCCUPY PROVINCIA

Domani Martedì 25 Giugno alle ore 17.45 ci sarà il Consiglio Provinciale di Rimini

a cui parteciperemo come Comitato Acqua e Beni Comuni di Rimini in coordinamento con i comitati di Forlì e di Ravenna per proseguire con l’iniziativa Occupy Provincia e per chiedere l’istituzione del tavolo ABC Romagna per la ripubblicizzazione del SII in Romagna. 
I primi due appuntamenti ci hanno visti protagonisti, nei Consigli Provinciali di Forlì e di Ravenna, rispettivamente Mercoledì 23 e Martedì 28 Maggio, con lo scopo di denunciare il lassismo politico e le false promesse sull’attivazione del tavolo ABC Romagna e dell’incontro congiunto dei tre consigli d’ambito (previsto dalla Legge Regionale E.R. N.193 del 23-12-2011 Art.8 comma 7).
Siamo entrati, nelle sedi dei due Consigli Provinciali, con le nostre bandiere e con i cartelli per ribadire con forza che non facciamo sconti a nessuno sul rispetto dell’esito refendario del 2011, e che già troppo tempo è passato. Consideriamo, l’apertura del percorso di Ripubblicizzazione del Servizio Idrico Integrato in Romagna e nello specifico dell’avvio di uno studio di fattibilità che analizzi economicamente, ma non solo questo processo, una risorsa per tutti i cittadini e le cittadine che vivono in questi territori.
Le nostre richieste, formulate nei modi e nei tempi con una certa costanza e cognizione di causa, guardando sempre all’interesse generale delle nostre comunità, le abbiamo presentate più e più volte in eventi pubblici come: iniziative popolari, presidi, interrogazioni nei Consigli Comunali, convegni con illustri interlocutori ed anche agli amministratori. Di fatto, Il punto di vista del Forum Nazionale dei Movimenti per l’Acqua, è ormai arcinoto a tutti e, nel caso specifico, la proposta di ripubblicizzazione del SII in Romagna è nota a tutti gli amministratori anche se fino ad ora ci hanno percepito come un problema, ed infatti i favorevoli, non hanno mai formalizzato le loro intenzioni. Il comportamento visto negli ultimi due Consigli provinciali ci riporta ad un modo di fare politica che non ci appartiene, è ormai non può essere più tollerata nel presente democratico del nostro Paese.
Garantire che la gestione del servizio idrico integrato, riconosciuto come servizio pubblico locale di interesse generale, non persegua scopi di lucro e sia sottratta ai principi della libera concorrenza, mediante un soggetto a proprietà pubblica. Garantire la gestione partecipativa del bene comune acqua, orientata a criteri di efficienza, risparmio, solidarietà, trasparenza, sostenibilità, con finalità di carattere sociale ed ecologico, salvaguardando le aspettative e i diritti delle generazioni future, non è una richiesta di cambiamento aleatoria, utopistica, ma concreta e coerente. 
A due anni esatti dal Referendum è sotto gli occhi di tutti, qual è stata la vera intenzione di chi ha governato il Paese fino ad ora e, di chi ha amministrato questi territori. Se da un lato si è data una spinta verso le privatizzazioni cercando più volte di disconoscere e cancellare l’esito referendario, dall’altro abbiamo visto l’immobilismo e il poco coraggio a determinare inversioni di rotta.
L’epoca delle privatizzazione non è terminata, nè sul territorio italiano, nè in Europa e neanche nell’area più allargata, che potremmo definire Euro-mediterranea, ma le piazze turche ci parlano proprio dell’importanza di difendere i beni comuni e sottrarli alla finanziarizzazione dell’esistente.

I Comitati e i Cittadini chiedono alle Istituzioni il rispetto degli impegni presi.
Si scrive Acqua, si legge Democrazia

domenica 16 giugno 2013

Non si fanno profittti sull'acqua

Ci uniamo al comunicato stampa del comitato di Forlì-Cesena pubblicando lo sul nostro blog....

Il 13 giugno 2013, il Comitato Acqua Bene Comune di Forlì - Cesena ha incontrato la Presidente di Romagna Acque - Società delle Fonti Spa Ariana Bocchini per avere informazioni relative ai costi di costruzione della parte architettonica, base di supporto del Monumento al Carabiniere posto nella rotonda all' ingresso di Meldola, realizzata da Romagna Acque - Società delle Fonti Spa nonchè ad altre problematiche.
Durante l' incontro la Presidente ci ha informato che il Coordinamento dei Soci composto da:
• Comune di Forlì (rappresentato dal Livia Tellus Governance Spa)
• Comune di Ravenna (rappresentato da Ravenna Holding Spa che comprende Ravenna e Faenza
• Comune di Rimini (rappresentato da Rimini Holding Spa)
• Comuni di Cesena, Lugo, Riccione,
• Comune di Premilcuore che rappresenta i Comuni montani (Premilcuore, Santa Sofia, Bagno di Romagna)
• Province di Forlì - Cesena, Ravenna e Rimini
ha rinunciato all' aumento del 12 %  previsto nel Metodo Tariffario Transitorio relativo agli anni 2012-2013, approvato il 28 dicembre 2012 dall' AEEG (Autorità per Energia Elettrica Gas), che Romagna Acqua dovrebbe praticare al concessionario unico: Hera Spa.

La rinuncia è stata decisa dal coordinamento dei soci per le asserite buone condizioni economiche in cui versa la Società.

Il Metodo Tariffario Transitorio (MTT) prevede inoltre un aumento del 14-16% delle tariffe idriche applicate dalla multi utility Hera Spa agli utenti finali. Tale aumento è causato anche dalla voce "oneri finanziari " che di fatto costituisce la reintroduzione della " remunerazione del capitale investito " abrogato dal secondo quesito referendario.

Il Comitato Acqua prende atto che  Atersir Regionale ha deciso di sospendere temporaneamente l'aumento previsto dal M.T.T. Tuttavia gli utenti corrono il rischio di dover subire l' applicazione rigida da parte di Hera del MTT nonostante che il Coordinamento Soci di Romagna Acque abbia rinunciato all' aumento del 12% prevista sulla tariffa di vendita all' ingrosso.

Romagna Acque - Società delle Fonti Spa, è il grossista/fornitore di acqua ad Hera Spa. La tariffa praticata da Romagna Acque ad Hera suddivisa per Provincia ammonta a:
0,20 euro/mc per la Provincia di Rimini;
0,36 euro/mc per la Provincia di Forlì - Cesena
0,39 euro/mc per la Provincia di Ravenna.
Oltre alla tariffa di favore praticata per la Provincia di Rimini, Romagna Acque -Società delle Fonti, sempre per volere dei Coordinamento dei Soci, ha già messo a bilancio 33 milioni di Euro per il Depuratore di S. Giustina di Rimini e 50 milioni di Euro per le fogne di Rimini.

Il Comitato sostiene poi che, nel rispetto degli esiti referendari, non si debba da parte di Romagna Acque Spa (società interamente pubblica), ma anche da parte di Hera far gravare sulle bollette pagate dai cittadini le spese sostenute per contribuire all' insediamento del Monumento al Carabiniere all' ingresso di Meldola.
La spesa sostenuta da Romagna Acque - Società delle Fonti Spa per la realizzazione della base architettonica (con annessa fontana) del Monumento comunicataci durante l' incontro con allegati documenti confermativi è di 51.161 mila euro IVA esclusa, inserita come voce a bilancio LAVORI DI MANUTENZIONE DELLE PROPRIETA' IMMOBILIARI, DELLE RETI DI DISTRIBUZIONE E DEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI DI ROMAGNA ACQUE-SOCIETA' DELLE FONTI SPA PER L' ANNO 

Il comitato Acqua Bene Comune di Forlì - Cesena domanda:
1) I 78 sindaci della Romagna (soci di Romagna Acque - Società delle Fonti) sono consapevoli del fatto che la realizzazione di Depuratori e Fognature spetta al Gestore del Servizio Idrico Integrato, che in tutta la Romagna è la Multi Utility Hera Spa che percepisce dagli utenti  nelle “bollette” le relative tariffe di fognatura e depurazione?
2) I Sindaci sono consapevoli che il 12% di aumento rifiutato da Romagna Acque è stato, di fatto, da loro regalato ad Hera Spa?
3) I Sindaci soci di Romagna Acque - Società delle Fonti Spa e di Hera Spa sono consapevoli come rappresentanti eletti dai cittadini di non aver difeso i loro interessi?

Il Comitato Acqua Bene Comune di Forlì - Cesena ricorda che durante le due assemblee annuali i soci (i Comuni e le tre Province della Romagna, Unica Reti Spa, S.I.I.S. Spa, Consorzio di Bonifica della Romagna, Amir Spa, TE.AM. Srl, Consorzio di Bonifica Romagna, Camera di Commercio I.A.A. Forlì - Cesena) debbono preoccuparsi di garantire una strategia equilibrata degli interventi di Romagna Acque in tutto il territorio romagnolo.

Ci sembra che fino ad ora ed attualmente ciò non sia garantito ne come tariffa e nemmeno come La società Romagna Acque è composta da un Cda che ha anche il compito di verificare e approvare l'entità delle spese sostenute. Infine il Comitato Acqua Bene Comune di Forlì - Cesena evidenzia che la funzione propria di Romagna Acque non è quella di finanziare o realizzare opere non coerenti con la MISSION.

COMITATO ACQUA BENE COMUNE DI FORLI' - CESENA

mercoledì 15 maggio 2013

"Il futuro dell'acqua: quale gestione per Rimini e la Romagna"


La comunità Riminese si trova oggi di fronte ad una scelta fondamentale, i Sindaci e gli amministratori sono i primi attori di questa decisione che condizionerà la gestione del Servizio Idrico integrato per i prossimi decenni.

Quella che abbiamo di fronte è una scelta storica tra alternative agli antipodi. Nei prossimi appuntamenti istituzionali, saranno chiamati a scegliere tra: 
1. un una gara europea per la scelta del gestore privato;
2. un affidamento a un soggetto misto pubblico-privato con gara a doppio oggetto per la selezione del socio privato;
3. un affidamento diretto, o “in house”, del Servizio Idrico Integrato a un soggetto completamente pubblico;

Tutte le scelte presentano diverse incognite, e porteranno cambiamenti significativi nella gestione per come l’abbiamo conosciuta fino ad oggi.
Quello che è certo è che i cittadini hanno dato una chiara indicazione con i referendum del giugno 2011, votando contro le privatizzazioni (1° quesito) e per l’eliminazione dei profitti dalla gestione dell’acqua (2° quesito).

Per questo motivo riteniamo che la gestione del SII debba essere affidata a un ente di diritto pubblico senza scopo di lucro (ad esempio una azienda speciale consortile che operi a livello provinciale o di bacino idrico,o di  area vasta Romagna) e chiediamo a tutti voi di impegnarvi e di lottare affinché si possa seguire questo percorso, che altre realtà in Italia hanno già intrapreso (Reggio Emilia, Napoli , Torino).
La proposta avanza dal coordinamento dei comitati delle tre province della Romagna con il Convegno del 9 Marzo scorso, svoltosi a Forlì alla presenza di illustri e competenti relatori del Forum Italiano  dei Movimenti per l’Acqua e, degli amministratori e sindaci delle varie città di ”’Area Vasta” ci ha permesso di avviare degli incontri istituzionali che fino ad ora, hanno espresso solo volontà di singoli ed informali.

L’assemblea del 20 Maggio ha come obiettivo quello di aprire una discussione cittadina nel merito del  percorso di ripubblicizzazione del SII ed abbiamo scelto di invitare gli amministratori delle nostre città proprio per dare il segno che il percorso di partecipazione non può essere eluso, soprattutto in questa complessa fase politica che ci vede in una permanente campagna elettorale nell’emergenzialità di questa infinita crisi.
Vi ricordiamo, invitandovi a partecipare che l’affidamento della gestione del Servizio Idrico Integrato alla Multi Utility Hera S.p.a nella Provincia di Rimini è scaduto nel marzo del 2012. E’ ora di decidere insieme.

venerdì 19 aprile 2013

E' ora di istituire il " Tavolo dell' Acqua ABC (acqua bene comune) Romagna ".

COMUNICATO STAMPA
 
I COMITATI ACQUA BENE COMUNE DI FORLI'/CESENA, FAENZA,
RAVENNA, RIMINI da mesi chiedono ai Coordinatori degli Atersir locali di Forlì -
Cesena, Ravenna e Rimini - Massimo Bulbi , Mara Roncuzzi e Stefano Vitali -
di attivare " Il Tavolo dell' Acqua "

I Comitati Acqua Bene Comune di Forlì/Cesena, Faenza, Ravenna, Rimini in data 11 marzo 2013, dopo mesi di richieste inviate, hanno avuto un incontro con i Coordinatori di ATERSIR locali (Massimo Bulbi, coordinatore per il territorio/provincia di Forlì – Cesena; Mara Roncuzzi, coordinatrice per il territorio/provincia di Ravenna; Stefano Vitali, coordinatore per il territorio/provincia di Rimini) presso la Provincia di Rimini.

I Comitati hanno presentato la richiesta di istituire il " Tavolo dell' Acqua ABC (acqua bene comune) Romagna ". I tre Coordinatori si sono resi disponibili ad avviare il tavolo politico previa consultazione dei consigli di ATERSIR locali composti da tutti i Sindaci delle tre provincie (30 Sindaci della Provincia di Forlì/Cesena, 18 Sindaci della Provincia di Ravenna e 27 Sindaci della Provincia di Rimini).
Al termine dell'incontro avuto l'11 marzo i tre Coordinatori di Atersir locali si erano impegnati a rispondere alle nostre richieste entro pochi giorni.

I Comitati Acqua bene Comune, custodi del risultato referendario, hanno come compiti irrinunciabili la RIPUBBLICIZZAZIONE e il SISTEMA TARIFFARIO del S.I.I. (servizio idrico integrato).
In data 12 Aprile 2013 (dopo oltre un mese dall'incontro), non avendo ricevuto nessuna comunicazione in merito, i Comitati Acqua Bene Comune di Forlì/Cesena, Faenza, Ravenna, Rimini hanno chiesto:
  •  la convocazione urgente dei Consigli di ATERSIR locali con la partecipazione e il diritto diparola dei Comitati ABC, inserendo all'odg. l' attivazione del " Tavolo dell' Acqua ABC Romagna ";
  • una tempestiva convocazione in seduta congiunta dei consigli ATERSIR Forlì/Cesena, Ravenna e Rimini, come previsto dalla Legge Regionale E.R. N.193 del 23 dicembre 2011 "NORME DI ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE DELLE FUNZIONI RELATIVE AI SERVIZI PUBBLICI LOCALI DELL' AMBIENTE ", dove all' Art. 8 Consigli Locali il comma 7 recita….omissis…." I Consigli locali, ovvero i loro uffici di presidenza, possono riunirsi in seduta congiunta per esaminare decisioni che coinvolgano più territori provinciali ".
Rammentiamo ai Coordinatori di Atersir locali, Massimo Bulbi, Mara Roncuzzi, Stefano Vitali, che sono amministratori pubblici eletti dai cittadini ed in quanto tali, non possono sottrarsi e rimanere indifferenti alle richieste dei Comitati di attivare il " Tavolo dell' Acqua " per avviare un percorso di RIPUBBLICIZZAZIONE e controllo del SISTEMA TARIFFARIO di un Bene Comune come l' Acqua a quasi due anni dell'esito referendario.

Ricordiamo ai Coordinatori e ai cittadini che Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua è una rete costituita da centinaia di comitati territoriali e decine di associazioni e organizzazioni nazionali. Da diversi anni siamo attivi nei territori quali rappresentanti di un’esigenza comune e condivisa, cioè la necessità di una svolta radicale rispetto alle politiche liberiste che hanno fatto dell’acqua una merce e del mercato il punto di riferimento per la sua gestione. Ciò ha provocato in molte realtà italiane degrado e spreco della risorsa, precarizzazione del lavoro, peggioramento della
qualità del servizio, aumento delle tariffe, riduzione degli investimenti, diseconomicità della gestione, espropriazione dei saperi collettivi, mancanza di trasparenza e di democrazia.

In diverse città italiane si sta avviando il processo di Ripubblicizzazione. In Emilia Romagna il processo è stato avviato a Reggio Emilia e Piacenza.
A Reggio Emilia e ad Arezzo i Consigli locali di Atersir, in data 16 aprile, NON hanno approvato l' aumento delle tariffe proposto dall' AEEG in data 28 dicembre 2012.

Anche nel territorio di Rimini l' affidamento del Servizio Idrico alla Multi Utility Hera è scaduto a marzo2012.

Sollecitiamo i Coordinatori degli Atersir locali della Romagna affinché si attivino e diano risposta alle richieste loro rappresentate.

La democrazia diretta e partecipata è quanto stanno chiedendo i Comitati e i Cittadini non il silenzio dei Coordinatori di Atersir locale!

Forlì/Cesena, Faenza, Ravenna, Rimini - 19 aprile 2013
Si scrive Acqua, si legge Democrazia

COMITATO ACQUA BENE COMUNE FORLI' - CESENA
COMITATO ACQUA BENE COMUNE FAENZA e Comprensorio
COMITATO ACQUA BENE COMUNE RAVENNA
COMITATO ACQUA BENE COMUNE RIMINI