martedì 3 marzo 2015

No alla privatizzazioni dell'acqua dei riminesi. I comuni affidino il servizio idrico ad una azienda pubblica

Noi cittadini del territorio riminese chiediamo ai sindaci ed ai Consigli Comunali di rispettare il referendum  sull'acqua del 2011.

145.534 persone del nostro territorio hanno votato per avere l'acqua fuori dal mercato. 
        Ora si tratta di rispettare le regole democratiche. 

L'affidamento ad HERA (che è una azienda in via di privatizzazione) è scaduto da due anni, ed i comuni si trovano di fronte ad una scelta importante: o cedere definitivamente l'acqua ai mercanti, o riappropriarsi della sua gestione costituendo una azienda pubblica a cui affidare direttamente il servizio, nell'interesse dei cittadini di oggi e di domani. 

Noi pensiamo che quest'ultima sia la scelta giusta. 

Pensiamo che gli amministratori eletti, onorando la volontà dei cittadini, debbano scegliere di costruire una società pubblica senza scopo di lucro, controllata dagli utenti e dai lavoratori del servizio.

Un' azienda pubblica che punti ad un utilizzo oculato dell'acqua, alla sua qualità, alla depurazione, migliorando il rapporto con gli utenti, rilanciando gli investimenti e garantendo le tariffe più basse possibili.

Un'azienda pubblica che non produca utili o dividendi per gli azionisti, ma usi tutte le risorse economiche per migliorare il servizio.

Un'azienda pubblica che contribuisca all'uscita del nostro territorio dalla crisi economica, sociale ed ambientale.

Per raggiungere questo obiettivo, chiediamo che si dia luogo ad un percorso democratico, partecipato dai cittadini, dai lavoratori, dal Comitato Acqua Pubblica e dalle altre organizazzioni sociali.

Per questi motivi esprimi il tuto parere votando la petizione al link:
https://www.change.org/p/andrea-gnassi-no-alla-privatizzazioni-dell-acqua-dei-riminesi-i-comuni-affidino-il-servizio-idrico-ad-una-azienda-pubblica