La Corte di Cassazione ha proclamato la vittoria dei Sì ai referendum del 12 e 13 giugno.
I due quesiti sull'acqua sono quelli che hanno registrato il più alto numero di votanti, (27.689.455 il primo, 27.690.714 il secondo) e il maggior numero di Sì (25.931.531 il primo, 26.127.814 il secondo).
Il 20 luglio 2011 sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale (accedere al seguente link) i Decreti Presidenziali di abrogazione delle leggi oggetto dei referendum.
I decreti hanno effetto a decorrere dal giorno successivo alla loro pubblicazione.
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 18 luglio 2011, n. 113
Abrogazione, a seguito di referendum popolare, dell'articolo 23-bis del decreto-legge n.112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008, e successive modificazioni, nel testo risultante a seguito della sentenza della Corte costituzionale n.325 del 2010, in materia di modalita' di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica.
Entrata in vigore del provvedimento: 04/08/2011DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 18 luglio 2011, n. 114
Abrogazione, a seguito di referendum popolare, dei commi 1 e 8 dell'articolo 5 del decreto-legge n. 34 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 75 del 2011, recanti nuove norme in materia di produzione di energia elettrica nucleare.
Entrata in vigore del provvedimento: 04/08/2011DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 18 luglio 2011 , n. 116
Abrogazione parziale, a seguito di referendum popolare, del comma 1 dell'articolo 154 del decreto legislativo n.152 del 2006, in materia di determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito
Entrata in vigore del provvedimento: 04/08/2011Il Comitato Referendario 2 Sì per l'Acqua Bene Comune si aspetta che a fronte di una così chiara espressione della volontà popolare, venga al più presto discussa e approvata in Parlamento la proposta di legge di iniziativa popolare depositata alla Camera dei Deputati già nel 2007, proposta che va nella direzione di un governo pubblico e partecipativo del servizio idrico così come lo intende la maggioranza degli italiani.
Allo stesso modo, il Comitato chiede a tutti gli Ambiti Territoriali Ottimali e a tutti gli enti locali di ottemperare immediatamente a quanto abrogato dai quesiti referendari, predisponendo gli atti necessari a togliere “l'adeguata remunerazione del capitale” dalla tariffa e ad avviare percorsi di ripubblicizzazione del servizio idrico integrato.
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